Al Senato della Repubblica.-Alla stampa italiana ed estera
Per opportuna conoscenza, e sperando che la stampa italiana decida (diversamente da quanto fatto in occasione del recente evento “Rompiamo l'assedio ai diritti dei palestinesi” tenutosi a Torino il 18 settembre) di informare i propri lettori, comunichiamo che :
Giovedì 17 settembre è stata consegnata questa lettera aperta al Presidente del Senato ed ai senatori presenti, tutti gli altri l'hanno poi ricevuta con il servizio postale.
I partiti, i movimenti, le associazioni e le persone che condividono questo appello possono sottoscriverlo inviando una mail a: presidente @ perilbenecomune.net;
oppure scrivendo a: Per il Bene Comune, Piaz.le Stazione 15, 44100 Ferrara – tel./fax. 0532.52.148
Signor Presidente del Senato,
Signori Senatori della Repubblica,
noi abbiamo registrato con sorpresa la notizia che il Senato ha approvato una risoluzione che chiede il rilascio di un soldato di Israele, catturato mentre partecipava ad una operazione militare ordinata per “perlustrare” un villaggio gazese.
Sorprende che tale presa di posizione non abbia nemmeno accennato agli oltre 11.000 (undicimila) palestinesi rapiti e illegalmente imprigionati dall’esercito e dalle autorità d’occupazione israeliane, ben sapendo che tra queste ci sono anche il Presidente della Assemblea Nazionale (Parlamento) e oltre cinquanta sindaci e dirigenti politici, tra cui 21 parlamentari.
Confidando sulla adesione del Senato della Repubblica alla Carta Universale dei diritti dell’Uomo e sull’indipendenza sua e degli attuali senatori dalle pressioni della lobby filo sionista, noi facciamo appello a lei ed a tutti i senatori affinché venga posto un rimedio a tale “dimenticanza”, assumendo una posizione più giusta, equilibrata e dignitosa, in cui venga chiesto alle autorità civili e militari di Israele:
•di rispettare le 72 (settantadue) risoluzioni e le deliberazioni dell’ONU sin qui ignorate;
•di porre fine alla occupazione militare e alla colonizzazione della Palestina e del Golan;
•di liberare i colleghi parlamentari palestinesi che sono stati rapiti;
•di liberare tutti i prigionieri da anni in carcere senza processo e colpevoli unicamente di non gradire l’occupazione militare della propria terra;
•di fare piena luce sul traffico d’organi che avviene dopo le morti “accidentali” dei prigionieri.
Fernando Rossi
Senatore della XV Legislatura
Lista Civica Nazionale Per il Bene Comune
Versione italiana
Mr. President of Senate and Messrs. Senators,
with great surprise we have learnt that the Senate approved a settlement requesting the release of an Israeli soldier, captured in action while patrolling a Gazawi village.
We are astonished because this settlement did not even mention the 11000 and more Palestinians kidnapped and illegally detained by the Israeli army and political governance, being aware that in that lot we have also the president of the National Assembly (parliament) and more than fifty mayors and political managers, including 21 members of the parliament.
We rely on the Senate of the Republic supporting the universal declaration of human rights and its independence from the advocacy of the sionist lobbies so as to amend this guilty omission and shift towards a more balanced and dignified position asking the Israeli authorities to:
Comply with the 72 ONU resolutions and decisions which have been ignored until now;Put an end to the military occupation and the colonization of Palestine and Golan;Set free all colleagues members of the Palestinian parliament who have been kidnapped;Release all prisoners detained for years without a trial, whose only guilt is to criticize and being hostile to the military occupation of their own land;Shed light on the illegal traffic of human organs after “accidental” death of prisoners.
Fernando Rossi
Senator of XV Legislatura
National Civil List for common good
I partiti, i movimenti, le associazioni e le persone che condividono questo appello possono sottoscriverlo inviando una mail a:
presidente@perilbenecomune.net;
oppure scrivendo a:
Per il Bene Comune,
Piaz.le Stazione 15,
44100 Ferrara
tel./fax. 0532.52.148
http://www.perilbenecomune.org/index.php?mod=blabla&menu_id=&news_id=167&myaction=read_news
--------------------------------------------------------------------------------Hanno aderito:
Fernando Rossi, Monia Benini, Elvio Arancio, Franco Verga, Gennaro Varriale, Gaspare Galati, Maria Andreotti, Rino Vaccaro, Paola Alessandri, Luigi Sertorio, Joe Fallisi, Pietro Cappellari, Coordinamento Progetto Eurasia, Adele Dentice, Gabriele Attilio Turci , Luciana Gattone, Paola Usai, Gianluca Bracca, Davide Zaccaria, Alessandra Colla, Giuseppe Barnato, Matteo Bifone, Breigheche Dr.Aboulkheir,Sebastiano Cosenza, Manuela Braida,Vittorio Caroselli, Dal Monte Patrizia, Nadia Redoglia, Stefano Orena, Maria Emanuela Massari, Nibras Breigheche, Attanasio Gianfranco, Fabrizio Fulvio Fausto Fiale, Lassa Anna Luisa, Vittorio Arrigoni, Gianni Girotto, Dario Francese, Simone Paoletti
Gaza – Infopal-----------------
Striscia di Gaza, artiglieria israeliana spara sulle abitazioni: numerosi feriti.
Scritto il 2009-09-28 in News
. Questa mattina, diversi palestinesi sono rimasti feriti a seguito di un bombardamento israeliano diretto contro abitazioni palestinesi ubicate a est del campo profughi di al-Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza.
Testimoni oculari hanno riferito che l'artiglieria israeliana appostata sul confine della Striscia di Gaza ha lanciato almeno sei missili contro le case di cittadini palestinesi situate a est del campo profughi; uno di questi razzi è esploso sulla casa di Abu Elias al-Masdar, ferendo suo figlio Jihad, di 18 anni, e la studentessa Abir al-Masdar, di 17 anni, che si trovava nei pressi della abitazione.
Intanto, fonti mediche dell'ospedale dei “Martiri di al-Aqsa”, nel centro della Striscia di Gaza, hanno dichiarato che due studenti sono arrivati in ospedale per ricevere cure mediche a seguito delle ferite, di media entità, risultanti dai bombardamenti israeliani, mentre alcune ambulanze si sono dirette verso la zona bombardata per soccorrere eventuali altri feriti.
L'aggressione israeliana ha coinciso con un'incursione di diversi veicoli militari israeliani nella parte orientale del campo profughi di al-Maghazi, avvenuta tra colpi di arma da fuoco e sotto un’intensa protezione aerea
Alcuni testimoni oculari hanno riportato che la Resistenza palestinese ha fronteggiato le forze israeliane penetrate nella zona, riuscendo a lanciare diversi colpi di mortaio e razzi artigianali contro le postazioni militari israeliane adiacenti alla Striscia.
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