23.1.09

Alle fronde dei salici di Salvatore Quasimodo



E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze,
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’ agnello dei fanciulli, all’ urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?

Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre
cetre erano appese,oscillavano lievi al triste vento



LE RAGIONI STORICHE DI UN CONFLITTO




domenica 8 febbraio 2009

PER L'IMMEDIATO RILASCIO DI THERESA
L'attivista scozzese Theresa McDermott è stata "trovata" nella prigione di Ramleh, dopo che per quattro giorni le autorità israeliane l'avevano classificata come dispersa, all'indomani dell'assalto militare alla nave umanitaria libanese diretta a Gaza con un carico di aiuti umanitari.
Ai primi di febbraio Theresa ha risposto alla richiesta di supporto internazionale da parte degli organizzatori di una spedizione navale umanitaria diretta a Gaza, a bordo della nave battente bandiera del Togo, la "Tali".
Theresa era soltanto uno dei 9 passeggeri a bordo della nave che il 4 febbraio 2009 è stata intercettata, abbordata e dirottata dalla marina militare israeliana verso il porto di Ashdod, in Israele.
Tutti i passeggeri e l'equipaggio sono stati liberati giovedì 5 febbraio tranne Theresa.
Fra la sera di giovedì e la mattina di domenica non è stata comunicata alcuna notizia su Theresa da parte degli israeliani, se non la menzogna che era partita per Londra.
Infine la domenica, Theresa ha potuto contattare suo fratello John in Scozia per dirgli che era rinchiusa nella prigione di Ramleh in Israele.
Secondo il giornalista Salam Khodr di AlJazeera , quando la nave è stata abbordata, i passeggeri sono stati picchiati e presi a calci e pugni dai soldati israeliani (vedi http://www.youtube.com/watch?v=MCb3apCJ4QI&feature=channel_page).
Nessun'informazione è stata fornita dai funzionari israeliani circa l'arresto di Theresa , se e quali sono le accuse a suo carico e il motivo per il quale il suo arresto è stato tenuto nascosto.
Quando il consolato britannico a Tel Aviv è stato contattato per aiutare a rintracciare Theresa, il personale si è rifiutato di collaborare dicendo che loro forniscono assistenza ad un cittadino britannico solo nel caso in cui gli venga chiesto direttamente personalmente da loro.
Alcuni membri del Parlamento scozzese, tra i quali Pauline McNeil e Hugh O' Donnell, che hanno fatto parte di una missione umanitaria giunta a Gaza a bordo di una imbarcazione del FreeGaza, la Dignity, si stanno attivando presso il governo britannico per assicurare che Theresa ricevi la dovuta protezione e assistenza.
Theresa ha raggiunto Gaza con la prima spedizione di Free Gaza in agosto ed è tornata con la Dignity una seconda volta.
È da tempo un'attivista dei diritti umani molto rispettata che ha lavorato con l'International Solidarity Movement in Palestina e con il Free Gaza Movement.
In Scozia lavora in un ufficio postale. Gli israeliani hanno trovato a bordo della "Tali" soltanto aiuti umanitari, ma si sono rifiutati di restituire la nave, tuttora sottosequestro. il destino del relativo carico umanitario è tuttora sconosciuto.
Contatto a Gerusalemme: Lubna Masarwa (ebraico, arabo, inglese) 00 972 505 633 044, lubnaa@gmail.com
Contatto negli Stati Uniti: Karin 310-399-1921 (inglese) kpally@earthlink.net

Free Gaza movement



Il piccolo palestinese di Gabriele Prignano




Io mi chino sul bambino disteso
su un giaciglio di fango e di sangue e lo guardo
e lui guarda, mi dice: sono solo,
han strappata alla terra quel che
avevo e che ormai non c’è più.

Io rispondo: lo so chi è stato,
son volati uccelli di piombo
ali ferme, rombo cupo, fuoco in gola
han succhiato il tuo sangue,il mio sangue,
sbriciolato il mio cuore, il tuo cuore.
Lui si alza, mi guarda, mi abbraccia
e piangendo mi dice: ho paura
di volare troppo in alto da solo.
Qui mi dicono, aggiunge, che il cielo
è già pieno di sangue e di gelo,
ci sarà un pezzetto di terra
per chi terra quaggiù non ce l’ha?.
T’accompagno, gli dico, saluto
i miei cari che mai capiranno
il motivo per cui li ho lasciati.
È perché io quaggiù ci sto male
mi fa schifo, mi fa rabbia e non vale
una vita di merda, di sale,
di spettacoli orrendi, di fame,
di massacri, di guerre funeste
e di gente che a guardare
ancor resta