10.2.09

oggi al parlamento europeo

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IL PARLAMENTO EUROPEO INVIA DELEGAZIONE STRAORDINARIA A GAZA E IN CISGIORDANIA
Mar 16.24La Conferenza dei Presidenti ha autorizzato una delegazione di Parlamentari Europei in visita nel Territorio Occupato Palestinese -Gaza e West Bank- dal 10 al 14 febbraio.
La delegazione, presieduta da TRIANTAPHYLLIDES Kyriacos, Presidente della Delegazione per le relazioni con il Consiglio Legislativo Palestinese al Parlamento Europeo è composta dalla Vice Presidente del PE Luisa MORGANTINI (GUE/NGL) e dagli Eurodeputati Jill EVANS (Verdi); Chris DAVIES (ALDE); Frieda BREPOELS (PPE); Proinsias DE ROSSA (PSE).
I Parlamentari Europei, si recheranno a Gaza in solidarietà con la popolazione civile, incontreranno rappresentanti delle Nazioni Unite, del Consiglio Legislativo Palestinese e di diverse ONG e raccoglieranno informazioni e dati sulle distruzioni effettuate dall’esercito israeliano nonché sulle reali condizioni di vita dei Palestinesi nella Striscia.
A Ramallah la delegazione avrà incontri con l’Autorità Nazionale Palestinese e con rappresentanti di organizzazioni umanitarie.

Info: Luisa Morgantini
Ufficio + 39 06 69 95 02 17; + 32 22 84 51 51
luisa.morgantini@europarl.europa.eu; www.luisamorgantini.net;

www.luisamorgantini.net;
Fonte: www.luisamorgantini.net;


IL PARLAMENTO EUROPEO INVIA DELEGAZIONE STRAORDINARIA A GAZA E IN CISGIORDANIA Da Luisa Morgantini
Oggi alle 16.24
La Conferenza dei Presidenti ha autorizzato una delegazione di Parlamentari Europei in visita nel Territorio Occupato Palestinese -Gaza e West Bank- dal 10 al 14 febbraio.
La delegazione, presieduta da TRIANTAPHYLLIDES Kyriacos, Presidente della Delegazione per le relazioni con il Consiglio Legislativo Palestinese al Parlamento Europeo è composta dalla Vice Presidente del PE Luisa MORGANTINI (GUE/NGL) e dagli Eurodeputati Jill EVANS (Verdi); Chris DAVIES (ALDE); Frieda BREPOELS (PPE); Proinsias DE ROSSA (PSE).
I Parlamentari Europei, si recheranno a Gaza in solidarietà con la popolazione civile, incontreranno rappresentanti delle Nazioni Unite, del Consiglio Legislativo Palestinese e di diverse ONG e raccoglieranno informazioni e dati sulle distruzioni effettuate dall’esercito israeliano nonché sulle reali condizioni di vita dei Palestinesi nella Striscia.
A Ramallah la delegazione avrà incontri con l’Autorità Nazionale Palestinese e con rappresentanti di organizzazioni umanitarie.

Info: Luisa Morgantini
Ufficio + 39 06 69 95 02 17; + 32 22 84 51 51
luisa.morgantini@europarl.europa.eu; www.luisamorgantini.net;




L'attivista scozzese Theresa McDermott è stata "trovata" nella prigione di Ramleh, dopo che per quattro giorni le autorità israeliane l'avevano classificata come dispersa, all'indomani dell'assalto militare alla nave umanitaria libanese diretta a Gaza con un carico di aiuti umanitari.
Ai primi di febbraio Theresa ha risposto alla richiesta di supporto internazionale da parte degli organizzatori di una spedizione navale umanitaria diretta a Gaza, a bordo della nave battente bandiera del Togo, la "Tali".
Theresa era soltanto uno dei 9 passeggeri a bordo della nave che il 4 febbraio 2009 è stata intercettata, abbordata e dirottata dalla marina militare israeliana verso il porto di Ashdod, in Israele.
Tutti i passeggeri e l'equipaggio sono stati liberati giovedì 5 febbraio tranne Theresa.
Fra la sera di giovedì e la mattina di domenica non è stata comunicata alcuna notizia su Theresa da parte degli israeliani, se non la menzogna che era partita per Londra.
Infine la domenica, Theresa ha potuto contattare suo fratello John in Scozia per dirgli che era rinchiusa nella prigione di Ramleh in Israele.
Secondo il giornalista Salam Khodr di AlJazeera , quando la nave è stata abbordata, i passeggeri sono stati picchiati e presi a calci e pugni dai soldati israeliani (vedi http://www.youtube.com/watch?v=MCb3apCJ4QI&feature=channel_page).
Nessun'informazione è stata fornita dai funzionari israeliani circa l'arresto di Theresa , se e quali sono le accuse a suo carico e il motivo per il quale il suo arresto è stato tenuto nascosto.
Quando il consolato britannico a Tel Aviv è stato contattato per aiutare a rintracciare Theresa, il personale si è rifiutato di collaborare dicendo che loro forniscono assistenza ad un cittadino britannico solo nel caso in cui gli venga chiesto direttamente personalmente da loro.
Alcuni membri del Parlamento scozzese, tra i quali Pauline McNeil e Hugh O' Donnell, che hanno fatto parte di una missione umanitaria giunta a Gaza a bordo di una imbarcazione del FreeGaza, la Dignity, si stanno attivando presso il governo britannico per assicurare che Theresa ricevi la dovuta protezione e assistenza.
Theresa ha raggiunto Gaza con la prima spedizione di Free Gaza in agosto ed è tornata con la Dignity una seconda volta.
È da tempo un'attivista dei diritti umani molto rispettata che ha lavorato con l'International Solidarity Movement in Palestina e con il Free Gaza Movement.
In Scozia lavora in un ufficio postale. Gli israeliani hanno trovato a bordo della "Tali" soltanto aiuti umanitari, ma si sono rifiutati di restituire la nave, tuttora sottosequestro. il destino del relativo carico umanitario è tuttora sconosciuto.
Contatto a Gerusalemme: Lubna Masarwa (ebraico, arabo, inglese) 00 972 505 633 044, lubnaa@gmail.com
Contatto negli Stati Uniti: Karin 310-399-1921 (inglese) kpally@earthlink.net

Free Gaza movement








Stamane l'esercito israeliano ha attaccato e dirottato un'altra nave pacifista carica di aiuti umanitari diretta a Gaza.Condividi
Ieri alle 20.27
(per aggirare silenzio dei media italiani, fai girare per favore la notizia)

Oggi 5 febbario 2009 la marina israeliana ha nuovamente attaccato in acque internazionali una nave carica di aiuti umanitari.
Dopo aver aperto il fuoco, l'ha abbordata e dirottata in Israele. Equipaggio e passeggeri sono ancora in stato di fermo.
Non dobbiamo però farci intimidire, dobbiamo continuare a tentare di rompere quest'assedio illegittimo e illegale: insieme agli attivisti del free gaza movement il 2 marzo salperemo nuovamente da Cipro con una nave pacifista carica di tonnellate di aiuti umanitari, medicinali e giocattoli per la popolazione di Gaza. Sulla nave saremo presenti anche una delegazione italiana dei movimenti di solidarietà con la Palestina.
Possono spararci addosso, speronare, dirottare, ma non riusciranno mai ad affondare la nostra rabbia e il nostro spirito di solidarietà.

Francesco Caruso


in allegato:

- Comunicato di FreeGaza
- dispaccio Ansa su dirottamento nave pacifista
- info su prossima missione navale: http://www.facebook.com/note.php?note_id=47752993595&id=1537444101&index=0
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COMUNICATO FREE-GAZA

Israele attacca nave libanese carica di aiuti umanitari e picchia i passeggeri.

Un attivista di FreeGaza era a bordo di questa nave, la TALI, e FreeGaza ha collaborato durante la sosta a Cipro ad ottenere dalle autorità locali che la nave fosse perquisita e controllata prima della partenza per Gaza.
Per favore fate sentire la vostra indignazione, ancora una volta, contro Israele, che con prepotenza esercita atti di pirateria nel Mediterraneo orientale.
A bordo c'era un patriarca anziano da Gerusalemme così come parecchi attivisti libanesi dei diritti umani.
Secondo testimoni oculari, i passeggeri sono stati picchiati e gran parte della barca è stata distrutta.
Stiamo controllando la condizione delle unità di plasma caricate a bordo, perché, se è vero che i pirati dell'esercito israeliano, hanno spento i generatori, questo plasma si distruggerà molto rapidamente.
La posizione della nave al momento dell'attacco era questa:
http://maps.google.com/maps?f=q&hl=en&geocode=&q=32.8707,33.7776&ie=UTF8&z=12&om=1

Potete seguire la storia in inglese su alcuni siti:
http://english.aljazeera.net/news/middleeast/2009/02/20092592757311355.html
http://uk.reuters.com/article/worldNews/idUKTRE51421920090205 (video)
http://www.google.com/hostednews/ap/article/ALeqM5ioi_0jtO9RjMwPNRoXNCndRPRq3gD965CKD80

Free Gaza Movement
Media Team
310 422 7242
http://www.freegaza.org



GAZA: ISRAELE BLOCCA E ABBORDA NAVE DA LIBANO
- Una nave con aiuti umanitari e con a bordo attivisti pro-palestinesi, tra i quali l'arcivescovo Hilarion Capucci, e giornalisti di Paesi arabi, è stata fermata oggi dalla Marina militare israeliana mentre cercava di forzare il blocco marittimo imposto da Israele lungo la Striscia di Gaza e dirottata nel porto di Ashdod per controlli. Un portavoce militare ha detto che una perquisizione del vascello ha permesso di accertare che non conteneva armi. Fonti informate hanno poi detto che i passeggeri della nave saranno trasferiti in Libano tramite il valico di Rosh Hanikra, una volta conclusi gli accertamenti e le verifiche delle identità, che gli aiuti umanitari arriveranno a Gaza e che la nave sarà restituita al legittimo proprietario. La spedizione degli aiuti era stata organizzata dal Comitato Nazionale Palestinese contro l'Assedio in cooperazione col Movimento FreeGaza. L'azione israeliana ha suscitato reazioni incollerite in diversi Paesi arabi. La Siria ha affermato che è stato un «atto di pirateria» e il premier libanese Fuad Siniora ha espresso «assoluta condanna per la flagrante aggressione». Secondo il portavoce militare la nave, denominata 'Talì e ribattezzata 'Fratellanzà dagli organizzatori del viaggio e battente bandiera del Togo, era partita alcuni giorni fa dal porto di Tripoli e aveva poi gettato le ancora a Cipro prima di ripartire con destinazione Gaza. La nave, ha affermato il portavoce, è stata ripetutamente avvertita via radio che non aveva il permesso di entrare nelle acque territoriali di Gaza. Il comandante del vascello ieri sera avevo assicurato che la sua destinazione era il porto egiziano di El Arish, a poca distanza dalla Striscia. Questa mattina però la nave ha improvvisamente cambiato rotta puntando in direzione di Gaza, dopo aver di nuovo ignorato gli avvertimenti a non violare il blocco e comportandosi in modo da insospettire gli israeliani. La nave, secondo il portavoce, è stata allora intercettata da unità della marina militare e poi abbordata, dopo colpi di avvertimento. Durante l'abbordaggio, a suo dire, non è stato fatto uso di armi da fuoco. Un corrispondente della Tv del Qatar Al Jazira, che si trovava sul vascello, ha detto che dall'unità israeliana sono stati sparati diversi colpi e che i passeggeri sono stati picchiati. Un portavoce della polizia, citato dalla radio pubblica israeliana, ha detto che è stata usata solo la forza necessaria per compiere gli arresti nei casi di resistenza. Un alto ufficiale della marina ha detto all'emittente, che la decisione di bloccare la nave è stata presa «per porre fine a queste passeggiate tra Cipro e Gaza». Nei mesi scorsi Israele ha permesso a due navi di pacifisti con aiuti umanitari, provenienti da Cipro, di rompere il blocco marittimo di Gaza. Tra i passeggeri della Fratellanza il nome più noto è quello dell'ex vicario patriarcale melchita di Gerusalemme Hilarion Capucci che nel 1974 era stato condannato a 12 anni di carcere in Israele dopo essere stato sorpreso contrabbandare armi dal Libano, nascoste nella sua automobile con targa diplomatica, per conto di organizzazioni palestinesi. Capucci era stato liberato tre anni dopo in seguito a un intervento di Papa Paolo VI presso il presidente Katzir. Israele aveva posto due condizioni: che Capucci non avrebbe più fatto politica e che non sarebbe più tornato in Medio Oriente. (ansa)


Israeli forces seize Gaza aid ship





The Israeli navy has captured and diverted a ship from Lebanon carrying more than 60 tonnes of aid to the Gaza Strip.
Al Jazeera's correspondent aboard the Al-Ikhwa (The Brotherhood) ship said the navy first opened fire, then five Israeli soldiers boarded the ship, beating and threatening the passengers.

"They are pointing guns against us - they are kicking us and beating us. They are threatening our lives," Al Jazeera's Salam Khoder said.

Communications with the ship broke off shortly thereafter.

According to the owner of the vessel, the Israelis destroyed its communication equipment and confiscated the phones of those on board.


The Israeli military told Al Jazeera it had captured the Lebanese vessel and taken it to Ashdod, where authorities were examining its cargo. The passengers and crew, meanwhile, were being questioned by police.
Warnings 'disregarded'
In a statement, the Israeli military said it had warned the ship on Wednesday night against entering Gaza's coastal waters.
"During today's morning hours, the cargo ship changed its bearing, and began heading towards the Gaza Strip .... disregarding all warnings made," it said.

The Lebanese prime minister has condemned Israel's seizure of the aid ship [AFP]
Al-Ikhwa, which originally set sail from Cyprus, left the Lebanese port city of Tripoli on Tuesday.
Maan Bashour, an aid co-ordinator for the group End the Blockade of Gaza, said the ship was carrying medical equipment, food supplies and books, toys and milk for small children.
"This ship was searched in Cyprus and in Lebanon," Bashour told Al Jazeera in Beirut, Lebanon. "And we were very eager to let it be searched by Lebanese and Cypriot authorities in order that there be no reason for the Israelis to prevent it from going to Gaza."

Foud Siniora, Lebanon's prime minister, condemned the attack on Al-Ikhwa, emphasising that it was on a humanitarian mission to Gaza.

"It is no surprise for Israel to perpetrate such an action as it has been accustomed to ignoring all international resolutions and values," he said during a speech in Beirut.

"I made a number of necessary phone calls with international parties in order to exert pressures on Israel which is violating laws. I hold Israel responsible for the safety of the ship and passengers. "